Le piante possono essere altruiste? Sembra proprio di si. Da uno studio pubblicato sull' American Journal of Botany un eseperimento ha dimostrato che anche le piante hanno comportamenti altruistici nei confronti dei "parenti".
Il concetto di altruismo è stato a lungo dibattuto nei circoli filosofici, e, più recentemente, i biologi evoluzionisti hanno aderito al dibattito. Dal punto di vista della selezione naturale, ogni azione che migliora la probabilità di sopravvivenza di un parente aumenta la possibilità di riproduzione degli individui della stessa specie. Comportamenti sociali, come il riconoscimento dei parenti, e l'altruismo sono ben noti nel regno animale, tuttavia, anche se le piante hanno la capacità di percepire e rispondere ad altre piante, la loro capacità di riconoscere parenti e agire in maniera altruista era stato oggetto di pochi studi fino ad oggi.
In un articolo pubblicato nel numero di novembre del Journal of Botany Guillermo Murphy e il Dr. Susan Dudley hanno scoperto che la pianta Impatiens pallida conosciuta con il nome comune di gamba di vetro, vegetale erbaceo delle foreste orientali del Nord America, riconosce i suoi simili e modifica il suo comportamento in relazione al grado di parentela delle piante che gli crescono accanto.
Dudley e Murphy hanno selezionato semi di Impatiens pallida e li hanno piantati in vasi diversi, ognuno dei quali poteva accogliere semi delle piante della stessa famiglia o di piante geneticamente lontane, in seguito hanno manipolato la radiazione luminosa e la sua intensità per vedere se la strategia per catturare più luce dipendesse dal grado di parentela degli individui vicini. I ricercatori hanno constatato differenti risposte da parte dell'Impatiens a seconda che la pianta era cresciuta con i "parenti "o con piante estranee. Per la precisione i due biologi hanno scoperto che le piante "consanguinee che si venivano a trovare insieme nei vasi, modificavano la loro morfologia modellando la crescita dei rami in modo da non fare ombra alle piante vicine. Un esempio di come le piante hanno collaborato con i parenti nel tentativo di acquisire dal terreno e dall'ambiente nel quale crescevano tutte le risorse necessarie senza privare le altre piante della stessa specie di tutto ciò che avevano bisogno per crescere. L'Impatiens pallida è una pianta che in genere si trova nel sottobosco delle foreste, dove la luce può essere scarsa, ma il terreno è di solito ricco di nutrienti. Mentre le piante di Impatiens coltivate insieme a piante estranee, avevano aumentato la grandezza delle loro foglie in modo tale da fare ombra alle piante con cui dovevano competere. In tal modo, queste piante non solo hanno influenzato positivamente la propria crescita rafforzando la loro capacità di acquisire una risorsa limitata, ma hanno anche influenzato negativamente la crescita dei loro concorrenti facendogli ombra e diminuendo le capacità del concorrente di acquisire la luce.
Tuttavia, queste differenze di risposta in base alla presenza di parenti o di estranei sono stati osservati effetti solo in quelle piante coltivate a distanza ravvicinata, ad indicare che la comunicazione tra le radici può essere necessaria al riconoscimento dei parenti. Questo studio dimostra che i vegetali sono organismi sociali, e mostra che l'altruismo tra piante è possibile. La I.pallida riconosce i parenti dagli estranei sfruttando tale informazione per la cosidetta selezione di parentela, cioè l'insieme dei comportamenti altruistici tra parenti mirati ad aumentare la fitness di un gruppoo di individui che condividono genomi simili.
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