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STUDIO SUL NETWORK DI GENI NEL CERVELLO DELLE API APRE ALLO STUDIO SUL LORO COMPORTAMENTO.


Nelle api, diversi network di geni contribuiscono a comportamenti specifici, come la ricerca di cibo o l'aggressione: è questo il risultato di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. "
Tale ricerca conferma, come dicono gli autori della scoperta, che nni di ricerca sul cervello e sul comportameno sembra indicare che vi è una stretta relazione tra i cambiamenti nell'espressione genica- i geni sono attivamente trascritti in altre molecle per eseguire compiti specifici nella cellula -e il comportamento. 


Ciò che abbiamo riscontrato è un alto grado di modulabità nella regolazione dei geni connessi al comportamento, rappresentato da distinte configurazioni di network di geni”, ha spiegato Gene Robinson, entomologo e professore di neuroscienze dell'Università dell'Illinois, direttore dell'Institute for Genomic Biology della stessa Università, e coordinatore della ricerca.

 Il team si è concentrato in particolar modo su una lista di geni implicati in almeno una delle tre categorie di comportamento: aggressività, ricerca di cibo, come la ricerca dei fiori e come le api sanno andare avanti e indietro dall'alveare, la maturazione, il processo mediante i quale un ape attraverso la crescita passa dai compti di nutrizione delle pupe al foraggiamento e alla difesa dell'alveare.
I ricercatori hanno poi utilizzato un approccio sistematico per realizzare un modello al computer della rete di regolazione genica che potrebbe prevedere le differenze nell'espressione genica osservata negli studi sperimentali. Il modello ha permesso di trovare uno schema a “mosaico” di espressione genica correlata al comportamento nel cervello: esso prevede anche che in tutte e tre le categorie di comportamento riveste un ruolo fondamentale un piccolo numero di fattori di trascrizione (in pratica, geni che regolano altri geni). Di questi “regolatori globali”, il cui numero è stimato tra 15 e 25, solo quattro sono stati identificati.
I ricercatori erano preoccupati di non riuscire nell'impresa, in quanto la regolazione genica del cervello è molto complessa e tanti fattori entrano in gioco nella regolazione del comportamento.
"Ora abbiamo osservato una correlazione diretta e lineare tra fattori di trascrizione e geni a valle che può predire una quantità sorprendentemente grande di espressione genica”, hanno concluso i ricercatori. “Ciò apre la strada a una completa comprensione della regolazione dell'espressione genica nel futuro" .

Lo studio è stato condotto nell'ambito del BeeSpace Project, un catalogo dei geni che si attivano e disattivano nel cervello dell'ape in risposta alle variazioni dell'ambiente o come risultato di fattori ereditari.

fonti: Eurekalert

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